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Birra

La birra, come la beviamo oggi, nasce nel medioevo in Germania con l'introduzione del luppolo nella ricetta.

La suora benedettina Hildegard von Bingen, esperta erborista, poco dopo l'anno 1000, codifica l'utilizzo del luppolo nella birra per le sue doti stabilizzanti e antiossidanti. Così si sviluppa, sino al 1300, la produzione in oltre 300 con...

La birra, come la beviamo oggi, nasce nel medioevo in Germania con l'introduzione del luppolo nella ricetta.

La suora benedettina Hildegard von Bingen, esperta erborista, poco dopo l'anno 1000, codifica l'utilizzo del luppolo nella birra per le sue doti stabilizzanti e antiossidanti. Così si sviluppa, sino al 1300, la produzione in oltre 300 conventi tedeschi. Definita “pane liquido”, nel periodo quaresimale diventa forte e vigorosa per consentire, a chi la consumava, di restare in forma durante il digiuno.

Con schiuma?! SI GRAZIE!!!!

Un cappello di schiuma compatto preserva la birra da una rapida ossidazione, riduce il contenuto di CO2 naturale nel bicchiere e la mantiene alla corretta temperatura con grande vantaggio per tutti i profumi, gli aromi e retrogusti. Importante è servirla nel bicchiere corretto, alla giusta temperatura.

Ci occupiamo di Importare  direttamente dalla Germania e precisamente dalla baviera nu ove birre tra cui Norbertus e Kloster Scheyern.

Recentemente abbiamo iniziato una collaborazione con Kubacher,della quale forniamo anche fusti. 

A Kühbach, l'arte di fabbricare la birra ha una tradizione antichissima.

Nell' ex -convento di monache benedettine fondato nel 1011 si produceva birra sin dalla fine del medioevo. Dopo la secolarizzazione avvenuta nel 1803, Maximilian duca di Baviera, padre della famosa Sissi, nel 1839 acquistò il castello di Kühbach con i suoi vasti possedimenti e vi costruì una nuova birreria.

I Beck-Peccoz discendono da una vecchia stirpe Walser residente in valle d'Aosta da oltre 700 anni. Alcuni membri emigrarono in Baviera nel 18° secolo, provenienza originaria dei Walser, divenendo prima commercianti, poi industriali. Ciononostante, la famiglia è rimasta particolarmente legata all'Italia, dove vivono tuttora molti parenti.

Collaboriamo anche con un birrificio del territorio di proporzioni molto più contenute ma non per questo meno importante come Menabrea.

E anche con Carlsberg a cui fanno capo innumerevoli marchi di birra (Carlsberg appunto, Tuborg, birrificio Angelo Poretti, Tucher, Grimbergen, Kronembourg).

Vantiamo una vastissima gamma di prodotti e formati:

fusti in acciaio inox e a perdere: nelle varianti da 15 –20-24- 25 e 30 litri nell'innovativo sistema di spillatura DRAUGHTMASTER: sviluppato da carlsberg Italia con la partnership di electrolux attraverso la messa a punto di un sistema di spillatura sottovuoto senza co2 declinata in tre sezioni: select 10 – Flex 20 e Modular 20

Grazie a questa tecnologia la birra rimane inalterata dal birrificio al bicchiere e il prodotto fresco e fragrante per 31 giorni dall'apertura del Fusto!

www.drinkdifferent.it

Per quanto riguarda i formati Sempre piu' attenzione stiamo dando ai prodotti in bottiglia e di nicchia, birre d'abbazzia,  birra belga , Import diretta di birra tedesca e di una vastissima gamma di bottigliette delle migliori marche passando dalla  Menabrea Top Restaurant arrivando fino alle birre artigianali: come quelle della Baladin di Teo Musso.

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Birra  Ci sono 42 prodotti.

Sotto categoria

  • Birra Artigianale

    Sparsi un po' in tutta Italia esistono molti piccoli birrifici artigianali i quali producono ottime e talvolta eccellenti qualità di birre. La produzione di un microbirrificio è limitata.

    La birra artigianale è un prodotto non pastorizzato e generalmente, ma non sempre, non filtrato.

    Il numero di microbirrifici è in continuo aumento, si stima che nel 2007 fossero operativi almeno 175 microbirrifici, mentre nel 2010 hanno superato le 300 unità arrivando a coprire circa l'1% della produzione di birra italiana. Il trend di crescita non accenna a diminuire.
  • Italiane

    Delle birre industriali italiane conosciute è rimasta solo la Forst che detiene anche la proprietà della Menabrea di Biella, mentre le altre purtroppo sono tutte gestite da multinazionali

    La birra era nota ai romani che ne producevano una certa quantità, ma le invasioni barbariche distrussero i pochi impianti esistenti. Tuttavia la produzione di birra non deve essere cessata del tutto se, alcuni secoli dopo, la famosa Scuola salernitana ne lodava in questo modo le proprietà:

    «...sostiene la vecchiezza, non pesa allo stomaco debole, fluisce nelle vene, eccita le forze, aumenta il benessere, rinvigorisce il sangue, provoca l'urina, gonfia dolcemente il ventre.

    In occasione delle proprie nozze,Ludovico il Moro fece distribuire birra gratuitamente ai milanesi e in quel periodo a Firenze era nota come "vino d'orzo 

  • Estere

    L'editto della purezza della birra Reinheitsgebot Nasce nel 1516 il celeberrimo Reinheitsgebot (l'editto della purezza) che obbliga il birraio ad utilizzare solo acqua, malto d'orzo e luppolo (e lievito, naturalmente). Una curiosità: pochi sanno che in realtà Guglielmo IV di Baviera emanò questo decreto (che doveva essere temporaneo) per impedire, solo per quell'anno, l'impiego del frumento che aveva dovuto patire un raccolto disastroso. Traduzione della Reinheitsgebot, emanata dal Duca di Baviera Guglielmo IV il giorno 23 aprile del 1516: Come la birra deve essere prodotta e servita in estate e inverno nella regione "Con questa ordinanza, noi decretiamo e proclamiamo, secondo l' Autorità della nostra provincia, che d'ora in avanti nel Ducato di Baviera, dalla campagna alle città e nei posti di mercato, sia applicata la seguente legge: dal giorno di San Michele (29 settembre) al giorno di San Giorgio (23 aprile) il prezzo per una misura (Mass) o una testa(Kopf) di birra non deve superare un Pfenning e dal giorno di San Giorgio al giorno di San Michele il prezzo per un Mass non deve superare i due Pfenning e quello per un Kopf i tre talleri (Heller). La violazione di questo decreto sarà punita così come sotto descritto. Chiunque può produrre birra oltre alla Marzen, ma e' vietato venderla per più di un Pfenning per Mass. Inoltre, noi specialmente desideriamo che da questo momento in poi e dovunque, niente deve essere usato od addizionato per produrre birra che non sia orzo, luppolo ed acqua. Chiunque intenzionalmente disubbidisca a questo decreto sarà severamente punito dalla corte che ha giurisprudenza su di lui e gli verranno confiscati i barili di birra. Ogniqualvolta un locandiere acquisti birra al prescritto prezzo da qualche birreria, gli è permesso rivenderla ai contadini per un Heller in più al Mass o al Kopf di quanto menzionato sopra." Quindi, era stato decretato che la birra doveva essere fatta solo con orzo, luppolo ed acqua. A quel tempo la natura dei lieviti era sconosciuta e, quando venne scoperta e capita, si aggiunse il lievito al canone della Reinheitsgebot. Similmente, anche "orzo" venne successivamente sostituito da "malto d'orzo" e forzatamente "malto di frumento": spezie e frutta sono categoricamente escluse. La legge sulla purezza ha 'prevalso' in Germania per 476 anni, sino al 1992, anno dell'unificazione economica-commerciale europea, con la quale l'Europa costrinse la Germania ad adeguarsi alle normative comunitarie, che imposero l'import di qualsiasi tipo di birra. Fortunatamente i tedeschi (e di conseguenza le birrerie tedesche) preferiscono la birra prodotta "con la Reinheitsgebot", mantenendo cosi alto il loro livello qualitativo della bionda e spumeggiante bevanda. La birra non conferme, comunque, non ha fatto presa sul mercato tedesco perché il consumatore non è disposto a transigere sulla qualità. La maggior parte dei grandi produttori internazionali si è adeguata ai gusti dei consumatori producendo in conformità alla legge sulla genuinità, almeno per il mercato tedesco. Questo può essere d'esempio anche per i nostri prodotti DOC, DOP e ITP.

  • Fusti a perdere

    fusti  a perdere sono dotati di sistema KeyKeg, grazie al principio brevettato Bag-in-Ball, garantisce qualità ottimale e durata a magazzino. Questo sistema è a due scomparti, con una sacca all'interno del Fusto in Pet, assicura la migliore protezione delle bevande lungo l'intera catena di distribuzione. Il C02 quindi non entra a contatto diretto con la birra, pertanto serve solo come propellente e con questo sistema il prodotto rimane fragrante come al primo giorno per oltre 20  giorni!  Attacco a baionetta. 100% PET riciclabile (da smaltire come normale PET).

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